Ti sei mai chiesto se dietro le porte chiuse del governo si nascondano accordi con extraterrestri? Scopri le storie più folli (e redditizie) mai raccontate
Hai presente quei film in cui il governo nasconde l’esistenza degli alieni e stipula accordi segreti con civiltà extraterrestri? Beh, c’è chi sostiene che non siano solo film. A partire dalla seconda metà degli anni ottanta, negli Stati Uniti sono comparsi personaggi che hanno fatto letteralmente a gara per raccontare le storie più incredibili, contraddittorie e francamente assurde su presunti contatti tra entità aliene e il governo americano.
Prima che l’entusiasmo ti porti via, però, lascia che ti dica una cosa: queste storie non hanno nulla a che vedere con l’ufologia seria, quella che studia gli avvistamenti documentati e cerca spiegazioni razionali. No, stiamo parlando di qualcosa di completamente diverso: un mix di fantascienza, teorie del complotto e, diciamocelo chiaramente, voglia di fare soldi a palate.
Quando il complotto diventa un business
Partiamo dalle basi. Tutti questi “rivelatori di verità nascoste” hanno alcune cose in comune. Primo: hanno scritto libri venduti a caro prezzo. Secondo: hanno organizzato conferenze a pagamento. Terzo: hanno rilasciato interviste esclusive dietro compenso. Vedi un pattern qui? Esatto, c’è puzza di business.

La cosa interessante (o preoccupante, dipende dai punti di vista) è che molte persone hanno creduto a queste storie. E non parliamo di un gruppo ristretto, ma di migliaia, forse milioni di individui disposti a spendere soldi per scoprire “la verità che il governo ci nasconde”.
Ma come si fa a distinguere tra una storia vera e una montatura? Beh, un buon punto di partenza è guardare alle fonti. E indovina un po’? Tutti questi personaggi citano fonti “personali” o “anonime”, quando non sono completamente vaghe. Nessun documento verificabile, nessuna prova concreta, nessun modo di controllare se quello che dicono sia vero o frutto della fantasia.
Il caso Cooper: quando la fantasia prende il volo (letteralmente)
Parliamo di Milton William Cooper, probabilmente uno dei più famosi tra questi “rivelatori”. Nato nel 1943, Cooper sostiene di aver lavorato all’inizio degli anni settanta per un servizio di informazioni della Marina americana. Stando al suo racconto, in quel periodo avrebbe avuto accesso a documenti ultra-segreti che raccontavano una storia… particolare.

Preparati, perché quello che sto per raccontarti è talmente assurdo che farebbe impallidire la maggior parte degli autori di fantascienza.
L’invasione silenziosa del 1953
Secondo Cooper, nel 1953 sarebbero precipitati ben dieci dischi volanti solo negli Stati Uniti. Nel frattempo, gli astronomi avrebbero notato enormi astronavi che si stavano dirigendo verso la Terra per poi entrare in orbita attorno all’equatore. Immagina la scena: enormi navi spaziali aliene che fluttuano sopra di noi e nessuno dice niente. Credibile? Non proprio.

Il governo americano avrebbe quindi istituito il “Progetto Palto” (sì, proprio così) per entrare in contatto con questi esseri. Una delle astronavi sarebbe atterrata e ci sarebbe stato un incontro faccia a faccia con tanto di instaurazione di rapporti diplomatici. Tipo quando incontri i tuoi suoceri per la prima volta, ma con gli alieni.
Gli alieni buoni contro gli alieni cattivi
Ma aspetta, la storia si fa ancora più interessante. A questo punto entra in scena una seconda razza aliena, questa volta dall’aspetto umano (comodo, no?), che avrebbe messo in guardia il governo americano dal fidarsi dei primi alieni. Questi alieni “buoni” avrebbero consigliato di eliminare tutto l’arsenale atomico, promettendo in cambio di aiutare l’umanità a evolversi spiritualmente ed evitare la distruzione nucleare e l’inquinamento ambientale.

Praticamente, gli hippie dello spazio.
Ma naturalmente, il governo americano non diede ascolto a questi saggi consigli. Nel 1954, gli altri alieni (soprannominati “nasoni” a causa del loro grande naso, sì, sto parlando sul serio) sarebbero atterrati nella base aerea di Holloman per raggiungere un accordo con il governo.
L’accordo più assurdo della storia
Questo accordo, secondo Cooper, sarebbe stato poi ratificato dal presidente Eisenhower in persona durante un altro incontro presso la base aerea di Edwards in California. Gli alieni avrebbero dichiarato di venire da un pianeta morente orbitante attorno alla stella Betelgeuse (dettaglio molto specifico per qualcosa che non può essere verificato).
I termini dell’accordo? Eccoli:
- Nessuna interferenza reciproca (come se fosse un contratto di affitto)
- Gli alieni avrebbero potuto rapire degli umani “di tanto in tanto”, rilasciandoli illesi e senza memoria dell’accaduto (perché no, dai)
- Il governo americano avrebbe mantenuto segreta l’esistenza degli alieni
- In cambio, avrebbe ricevuto tecnologia avanzata (il classico scambio win-win)

Ma c’è di più! Ogni parte avrebbe ricevuto sedici individui dell’altra per approfondire le conoscenze reciproche. Gli americani sarebbero andati sul pianeta alieno per un po’, tipo un Erasmus interstellare. E sarebbero state costruite gigantesche basi sotterranee comuni nel sud-est degli Stati Uniti, in particolare nella famosa “Area 51” in Nevada.
Quando le cose vanno male (ovviamente)
Naturalmente, come in ogni buona storia, l’accordo non durò a lungo. Nel 1955, i responsabili americani si sarebbero resi conto che gli alieni stavano violando i patti: uccidevano e mutilavano uomini e animali, non fornivano liste di chi rapivano e non li rilasciavano dopo le loro “prove”.

Ma la parte peggiore? Secondo Cooper, gli alieni usavano organi e tessuti umani per sopperire alla loro struttura genetica deteriorata. Se questa idea ti suona familiare, è perché è stata usata in un sacco di film e serie TV di fantascienza, inclusa la famosa serie “UFO” dei primi anni settanta. Coincidenza? Io non credo (cit.).
E come se non bastasse, gli alieni avrebbero cospirato con i russi (perché ovviamente anche loro erano coinvolti) per manipolare la società attraverso l’occultismo, la stregoneria, la religione e organizzazioni segrete. Tipo gli Illuminati, ma extraterrestri.
La Jason Society e la fine del mondo programmata
Di fronte a questa minaccia, il presidente Eisenhower avrebbe ordinato la costituzione di un gruppo ultra-segreto di 35 persone chiamato “Jason Society”. Il loro compito? Studiare l’intera questione aliena e decidere il da farsi.

La conclusione del comitato fu che il pericolo economico, sociale, religioso e politico conseguente alla presenza aliena era talmente grave da rendere necessario il segreto assoluto. E per contrastare la minaccia, servivano soldi. Tanti soldi. Ma non potevano usare i fondi governativi normali (troppo tracciabili), quindi dovevano trovare “fonti alternative”.
Il terzo segreto di Fatima e l’anticristo
Qui la storia diventa davvero delirante. I servizi segreti americani sarebbero entrati in Vaticano per scoprire il terzo segreto di Fatima, perché sospettavano che l’intera vicenda portoghese fosse in realtà una manipolazione aliena.
E cosa avrebbe rivelato questa profezia? Beh, secondo Cooper:
- Nel 1992 sarebbe nato un bambino che avrebbe unito il mondo sotto una falsa religione
- Qualche anno dopo ci si sarebbe resi conto che era l’anticristo
- Nel 1995 sarebbe scoppiata la terza guerra mondiale con l’invasione di Israele
- Nel 1999 ci sarebbe stata una guerra nucleare
- Seguiti da quattro anni di distruzioni, massacri e sofferenze
- Infine, nel 2011, sarebbe tornato Gesù Cristo
Spoiler: siamo nel 2025 e niente di tutto ciò è accaduto. Ma ai complottisti questo non importa molto.
Le tre alternative (o come pianificare l’apocalisse)
Nel 1957, la Jason Society si sarebbe riunita di nuovo per decidere cosa fare. Vennero proposte tre alternative.
Alternativa 1: Usare bombe atomiche per aprire squarci nell’atmosfera e far fuoriuscire l’inquinamento nello spazio. Perché sì, questa sembra proprio un’ottima idea che non potrebbe assolutamente andare storta.
Alternativa 2: Costruire una gigantesca rete di gallerie sotterranee per rifugiare una selezione di esseri umani di varie culture, professioni e talenti. Tutti gli altri sarebbero stati lasciati in superficie a morire. Praticamente l’Arca di Noè versione bunker nucleare.
Alternativa 3: Usare tecnologia umana e aliena per lasciare la Terra e colonizzare la Luna (nome in codice: Adamo) e Marte (Eva). Questa opzione prende il nome da un documentario televisivo del 1977 che era… indovina? Uno scherzo. Un falso documentario trasmesso come pesce d’aprile (anche se andò in onda a giugno per motivi tecnici).

La prima alternativa fu ritenuta impraticabile (meno male), quindi si sarebbe lavorato sulle altre due. E nel frattempo, avrebbero deciso di controllare la popolazione mondiale eliminando fisicamente gli “indesiderabili”. Come? Creando l’AIDS e altre malattie mortali da diffondere nel mondo.
Sì, hai letto bene. Secondo Cooper, l’AIDS sarebbe stata creata appositamente dal governo americano.
Droga, basi lunari e George Bush
Ma i soldi per finanziare tutto questo da dove sarebbero venuti? Secondo Cooper, la CIA avrebbe istituito un traffico di droga su scala planetaria, arrivando a controllare l’intero mercato mondiale. E chi era il capo dell’organizzazione? George Bush (il padre, non il figlio).
Nel frattempo, in assoluto segreto, sarebbe stata installata una base russo-americana sulla faccia nascosta della Luna, e nei primi anni sessanta ne sarebbe stata fondata un’altra su Marte. Tutto questo mentre il mondo credeva che le due superpotenze fossero nemiche giurate.
Lo scontro del 1969
La storia continua con uno scontro diretto tra alieni e umani nel 1969, in un laboratorio super-segreto nel New Mexico, situato a un chilometro sotto terra. Alcuni scienziati sarebbero stati presi in ostaggio dagli alieni, e un tentativo militare di liberarli sarebbe fallito miseramente contro le armi aliene avanzate.

Seguirono due anni di rottura completa tra le due parti, ma nel 1971 i rapporti sarebbero ripresi e sarebbero tuttora in vigore. Ah, e naturalmente tutto questo sarebbe controllato da organizzazioni segrete come la CIA, la NASA e la “Trilaterale”.
Il grande piano finale
Secondo Cooper, tutta questa rete di cospirazioni avrebbe un obiettivo finale: instaurare un sistema di terrore nella società americana tale da far accettare la dichiarazione della legge marziale. A quel punto, molte persone sarebbero rinchiuse in campi di concentramento già predisposti, per poi essere trasferite sulla Luna o su Marte per lavorare come schiavi nelle colonie.
E ciliegina sulla torta? Cooper afferma di essere in possesso di fotografie e video di UFO prodotti dal governo degli Stati Uniti. Naturalmente, non li ha mai mostrati a nessuno che potesse verificarli in modo indipendente.
La verità dietro le bugie
Ora, fermiamoci un attimo e ragioniamo. Questa storia ha più buchi di un formaggio svizzero. Ma il punto non è tanto se è vera o falsa (spoiler: è totalmente falsa), quanto capire perché così tante persone ci hanno creduto e continuano a crederci.
Primo, c’è il fascino del segreto. L’idea che “loro” (il governo, i potenti, le élite) ci nascondano qualcosa di enorme è incredibilmente seducente. Ti fa sentire parte di una ristretta cerchia di “illuminati” che ha capito come funziona davvero il mondo.

Secondo, c’è il bisogno di trovare spiegazioni semplici a problemi complessi. La realtà è complicata, frustrante e spesso ingiusta. È molto più facile credere che ci sia un grande piano malvagio dietro tutto, piuttosto che accettare che il mondo è caotico e spesso le cose brutte succedono senza un motivo particolare.
Terzo, c’è l’aspetto emotivo. Queste storie ti fanno sentire rabbia, paura, eccitazione. Sono emotivamente coinvolgenti in un modo che la realtà quotidiana spesso non è.
Il vero complotto? Quello economico
Ma sai qual è il vero complotto qui? Quello di persone come Cooper che hanno guadagnato un sacco di soldi vendendo queste storie. Libri, conferenze, interviste a pagamento, merchandise. È un business redditizio quello di raccontare alle persone ciò che vogliono sentire.
Non serve avere prove. Non serve essere coerenti. Basta essere abbastanza convincenti e trovare il pubblico giusto. E negli Stati Uniti, dove le teorie del complotto sono praticamente uno sport nazionale, quel pubblico non manca mai.
Perché dovremmo preoccuparci?
Potresti pensare: “Va bene, ci sono persone che credono a storie assurde. Che male c’è?”. Il problema è che questo tipo di pensiero complottista può avere conseguenze reali e pericolose.
Primo, distrae da problemi reali. Mentre sei occupato a preoccuparti degli alieni nascosti nell’Area 51, non ti stai concentrando su questioni concrete come il cambiamento climatico, le disuguaglianze economiche o la corruzione politica reale.

Secondo, erode la fiducia nelle istituzioni. Certo, i governi non sono perfetti e vanno criticati quando sbagliano. Ma credere che tutto sia una cospirazione gigantesca rende impossibile qualsiasi tipo di dialogo costruttivo.
Terzo, crea una mentalità da “noi contro loro” che divide la società. Chi crede a queste teorie spesso vede chi non ci crede come “pecoroni” o “addormentati”, mentre chi non ci crede vede i complottisti come creduloni pericolosi. Nessuna delle due posizioni aiuta a costruire un dialogo.
Come difendersi dalle bufale
Allora, come puoi proteggerti da questo tipo di disinformazione? Ecco alcuni consigli pratici:
Chiedi sempre le fonti. Se qualcuno fa affermazioni straordinarie, deve fornire prove straordinarie. “Me l’ha detto un amico che conosce uno” non è una fonte affidabile.
Verifica l’indipendenza. Le informazioni vengono da più fonti indipendenti o solo da una persona o un gruppo? Se è solo uno, sii scettico.
Segui i soldi. Chi guadagna da queste storie? Spesso troverai libri da vendere, conferenze da organizzare, prodotti da promuovere.
Usa il buon senso. Se qualcosa sembra troppo assurdo per essere vero, probabilmente lo è. Un complotto che coinvolge migliaia di persone per decenni senza che nessuno parli? Improbabile.
Informati dalle fonti giuste. Affidati a giornalisti seri, scienziati riconosciuti, esperti del settore. Non al blog di uno sconosciuto o al video di YouTube di qualcuno che vende integratori.
La storia di Cooper e degli altri “rivelatori” ci insegna qualcosa di importante: il confine tra intrattenimento e disinformazione può essere molto sottile. Quello che inizia come una storia divertente di fantascienza può trasformarsi in una credenza pericolosa se non stiamo attenti.
Non sto dicendo che devi diventare un cinico che non crede a niente. Mantenere una mente aperta è importante. Ma c’è una differenza tra mente aperta e cervello bucato. Puoi essere curioso sull’ignoto senza credere a ogni storia assurda che qualcuno ti racconta.
E se davvero vuoi esplorare il mistero degli UFO e della possibile vita extraterrestre, ci sono modi molto più seri e scientifici per farlo. Ci sono ricercatori veri che studiano fenomeni aerei non identificati con metodo scientifico. Ci sono astronomi che cercano segni di vita nell’universo usando telescopi e matematica, non fantasie e paure.

Alla fine, la verità è là fuori. Ma probabilmente non la troverai in un libro venduto a 29,99 dollari da qualcuno che sostiene di aver lavorato per i servizi segreti. La troverai nel lavoro paziente di scienziati, ricercatori e persone che usano il metodo scientifico per separare i fatti dalla finzione.
E questa, amico mio, è una verità che nessun governo può nasconderti.