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Il giro turistico più alieno d’America: alla scoperta dei luoghi visitabili intorno all’Area 51

State Route 375

Una guida completa per esplorare l’Extraterrestrial Highway e i dintorni della base più misteriosa del mondo

Ti sei mai chiesto cosa succede se provi davvero ad avvicinarti all’Area 51? Spoiler alert: non puoi entrare nella base (a meno che tu non voglia passare qualche mese in prigione), ma questo non significa che il viaggio sia inutile. Anzi, i dintorni dell’Area 51 sono diventati una delle destinazioni turistiche più curiose e affascinanti d’America.

Oggi voglio portarti in un tour virtuale attraverso l’universo turistico che è nato intorno alla base più segreta del mondo. Preparati a scoprire strade dal nome impossibile, bar gestiti da veri e propri personaggi, musei che sfidano la logica e una community di appassionati che ha trasformato il deserto del Nevada nella capitale mondiale del turismo alieno.

Benvenuto sulla strada più extraterrestre d’America

Tutto inizia con la State Route 375, meglio conosciuta come Extraterrestrial Highway. Questa strada statale del Nevada è stata ufficialmente ribattezzata così nel 1996, e già dal nome capisci che non si tratta di una highway qualunque.

La Extraterrestrial Highway si snoda per 98 miglia (circa 158 chilometri) attraverso il deserto del Nevada centrale, collegando i piccoli centri di Warm Springs e Crystal Springs. Ma la vera attrazione non sono le destinazioni: è il viaggio stesso e tutto quello che puoi vedere lungo il percorso.

Un paesaggio che sembra di un altro mondo

Quando guidi sulla ET Highway, la prima cosa che ti colpisce è il paesaggio. Stiamo parlando di una delle zone più remote e meno popolate degli Stati Uniti continentali. Per chilometri e chilometri vedrai solo deserto, montagne aride all’orizzonte e un cielo talmente vasto che ti fa sentire piccolissimo.

Ma è proprio questo senso di isolamento e vastità che rende l’esperienza così speciale. Capisci immediatamente perché la zona sia stata scelta per attività segrete: è letteralmente nel mezzo del nulla. E quando il sole inizia a tramontare e il cielo diventa di quel colore viola-arancione tipico del deserto americano, non puoi fare a meno di pensare che se gli alieni dovessero scegliere un posto dove atterrare, probabilmente sceglierebbero proprio l’Area 51.

I cartelli che non dimenticherai mai

Lungo la ET Highway troverai cartelli stradali che non vedrai da nessun’altra parte al mondo. Il cartello ufficiale che annuncia l’inizio della Extraterrestrial Highway è diventato una delle attrazioni fotografiche più popolari del Nevada. È un cartello verde classico del Dipartimento dei Trasporti del Nevada, ma con l’aggiunta di un piccolo disco volante stilizzato.

Ma non è l’unico. Lungo la strada ci sono cartelli di avvertimento sui bovini che sono stati “modificati” dai locali con l’aggiunta di piccoli UFO. È il tipo di umorismo del deserto che trovi solo in posti come questo: pragmatico, ironico, un po’ surreale.

Rachel: la capitale mondiale dell’ufologia

area 51

Il cuore pulsante del turismo alieno del Nevada è Rachel, una cittadina di circa 50 abitanti che si trova proprio lungo la ET Highway. Rachel è famosa per due cose: essere il posto abitato più vicino all’Area 51 (è a circa 26 miglia dalla base) e per essere la sede del Little A’Le’Inn, il bar-ristorante-motel più famoso del turismo ufologico mondiale.

Little A’Le’Inn: molto più di un bar

Il Little A’Le’Inn non è semplicemente un bar: è un’esperienza. Quando ci arrivi, la prima cosa che noti è la collezione di cartelli, poster, articoli di giornale e memorabilia aliena che copre letteralmente ogni superficie disponibile. È come entrare in un museo dell’ufologia curato da qualcuno con un grande senso dell’umorismo.

Little A’Le’Inn

La proprietaria, Pat Travis (un personaggio che vale la pena incontrare), ha trasformato quello che era un semplice bar di paese in un punto di riferimento globale per chiunque sia interessato al fenomeno UFO. Il Little A’Le’Inn è stato utilizzato in decine di documentari, programmi televisivi, articoli di riviste internazionali.

Il menu è quello che ti aspetteresti da un diner americano di campagna – hamburger, patatine fritte, torte – ma con nomi che strizzano l’occhio al tema alieno. Puoi ordinare un “Alien Burger” o un “ET Beef Steak”. I prezzi sono onesti e il cibo è genuino, di quello che ti riempie dopo una lunga giornata nel deserto.

La comunità di Rachel

Ma quello che rende Rachel speciale non sono solo i turisti di passaggio. La cittadina ha sviluppato una vera e propria comunità di residenti che hanno abbracciato completamente l’identità “aliena” del posto. Molti degli abitanti lavorano nell’industria turistica locale, altri sono ex-dipendenti della vicina base aerea di Nellis, alcuni sono semplicemente persone che hanno deciso di vivere in uno dei posti più isolati d’America.

Quello che è interessante è come questa piccola community abbia saputo bilanciare il senso dell’umorismo con un genuino rispetto per i visitatori. Non trovi mai l’atteggiamento cinico di “facciamo soldi sui turisti creduloni”. C’è invece una sorta di complicità giocosa: tutti sanno che probabilmente non ci sono alieni nell’Area 51, ma è divertente far finta che ci siano.

Alamo: il gateway dell’ET Highway

Prima di arrivare a Rachel, se vieni da Las Vegas, passerai quasi sicuramente per Alamo, Nevada. Questa cittadina di circa 1.000 abitanti si è posizionata come il “gateway” ufficiale dell’Extraterrestrial Highway, e negli ultimi anni ha investito molto nell’attrare turisti interessati al fenomeno UFO.

ET Fresh Jerky

Una delle tappe obbligate ad Alamo è l’ET Fresh Jerky, un negozio che produce e vende jerky (carne secca) a tema alieno. Oltre ai classici gusti di manzo, tacchino e bufalo, qui puoi trovare varietà esotiche come “Alien Cow” e “UFO Hot”. Il proprietario, Ruben Campa, ha trasformato quello che era un normale negozio di jerky in un’attrazione turistica, completa di gadget, t-shirt e souvenirs a tema extraterrestre.

ET Fresh Jerky
ET Fresh Jerky

Ma l’ET Fresh Jerky è interessante anche per un altro motivo: è l’esempio perfetto di come le piccole imprese americane sappiano reinventarsi e trovare nicchie di mercato inaspettate. Campa ha capito che i turisti che viaggiano sull’ET Highway non stanno solo cercando cibo per il viaggio: stanno cercando un’esperienza, un ricordo, qualcosa che possano portare a casa e che racconti la storia del loro viaggio nel deserto alieno.

Il Windmill Ridge Restaurant

Un’altra tappa importante ad Alamo è il Windmill Ridge Restaurant, che si presenta come “il ristorante più vicino all’Area 51” (tecnicamente non è vero, quel primato spetta al Little A’Le’Inn, ma nel business del turismo alieno un po’ di hyperbole è perdonabile).

Il Windmill Ridge è interessante perché rappresenta un approccio diverso al turismo UFO rispetto a Rachel. Mentre il Little A’Le’Inn gioca completamente la carta dell’eccentricità e del kitsch, il Windmill Ridge mantiene un’atmosfera più tradizionale da ristorante di paese, aggiungendo solo tocchi sottili al tema alieno.

Il risultato è un posto dove puoi portare anche i familiari più scettici senza imbarazzo, ma che allo stesso tempo offre abbastanza riferimenti al fenomeno UFO da soddisfare gli appassionati.

Crystal Springs: l’ultimo avamposto

Proseguendo lungo la ET Highway, arriverai a Crystal Springs, che è letteralmente l’ultimo posto dove puoi fare rifornimento prima di addentrarti nella parte più remota del percorso. Crystal Springs è ancora più piccola di Rachel – stiamo parlando di una manciata di edifici – ma ha la sua importanza strategica.

Il Crystal Springs Saloon è l’ultimo bar che incontrerai prima di arrivare nella zona più vicina all’Area 51. È un posto autentico, del tipo che trovi solo nel West americano profondo: pavimenti in legno, teste di animali impagliate alle pareti, una clientela di locali che ti guarda con curiosità quando entri.

Ma anche qui troverai riferimenti al fenomeno UFO, più discreti rispetto a Rachel, ma comunque presenti. Poster di X-Files, articoli di giornale incorniciati sugli avvistamenti locali, magliette in vendita dietro il bancone.

I punti di osservazione: dove guardare il cielo

Una delle esperienze più popolari per i visitatori dell’ET Highway è cercare di avvistare attività insolite nel cielo notturno. Ci sono diversi punti lungo la strada che sono diventati famosi come spot di osservazione.

Il Camo Dude viewpoint

Uno dei punti più noti è quello che gli appassionati chiamano “Camo Dude viewpoint”, dal nome delle guardie in mimetica che sorvegliano il perimetro dell’Area 51. Da questo punto, che si trova su una collina lungo la ET Highway, puoi effettivamente vedere in lontananza alcuni degli edifici della base.

Naturalmente, sei a chilometri di distanza e quello che vedi sono solo puntini all’orizzonte, ma c’è qualcosa di elettrizzante nel sapere che stai guardando verso uno dei luoghi più segreti del pianeta. Molti visitatori portano binocoli o telescopi e soprattutto di notte non è raro vedere gruppi di appassionati accampati qui con sedie pieghevoli e macchine fotografiche, sperando di catturare qualcosa di insolito.

Il Black Mailbox (ora White Mailbox)

Un’altra location famosa è quella che, una volta, era conosciuta come “Black Mailbox”, la cassetta postale nera di un rancher locale che era diventata un punto di riferimento per gli appassionati di UFO. La cassetta si trova lungo l’ET Highway e per anni è stata un luogo di ritrovo per persone che speravano di avvistare un’attività aerea insolita.

Il proprietario del ranch, stufo del flusso costante di turisti che si fermavano davanti alla sua proprietà, ha sostituito la cassetta nera con una bianca, sperando di scoraggiare i visitatori. Non ha funzionato: il posto è ancora popolare, solo che ora si chiama “White Mailbox”.

Quello che è interessante della White Mailbox è che rappresenta perfettamente la tensione tra residenti locali e turisti UFO. Da una parte, c’è gente che cerca solo di vivere la propria vita nel deserto del Nevada. Dall’altra, ci sono migliaia di persone all’anno che arrivano convinte di essere in un luogo magico dove potrebbero succedere cose incredibili.

I musei del mistero

Oltre ai bar e ai ristoranti, la zona dell’ET Highway ospita anche alcuni musei dedicati al fenomeno UFO che vale la pena visitare.

L’Alien Research Center

L’Alien Research Center di Hiko, Nevada, è probabilmente il museo UFO più elaborato della zona. Situato in quello che era un vecchio negozio di articoli militari, il museo ospita una collezione impressionante di memorabilia, documenti declassificati, fotografie e testimonianze relative ai fenomeni UFO.

Alien Research Center

Ma la vera attrazione del museo è la gigantesca statua di alieno grigio che si trova all’esterno. Alta circa 8 metri, questa statua è diventata una delle icone fotografiche più popolari dell’ET Highway. È il tipo di attrazione americana che fa sorridere ma che allo stesso tempo non puoi fare a meno di fotografare.

Il museo stesso è gestito da persone che hanno una conoscenza enciclopedica del fenomeno UFO. Non sono creduloni: sono persone che hanno studiato seriamente il fenomeno per decenni e che possono distinguere tra casi interessanti e bufale evidenti. Le loro presentazioni sono sempre equilibrate e informative.

I collection point privati

Oltre ai musei formali, lungo l’ET Highway troverai numerosi “collection point” privati. Sono case private i cui proprietari hanno trasformato i loro garage, salotti o verande in piccoli musei del mistero.

Questi posti sono spesso più interessanti dei musei ufficiali perché riflettono le passioni personali dei loro curatori. Puoi trovare collezioni di fotografie di avvistamenti locali, archivi di testimonianze di ex dipendenti delle basi militari della zona, ricostruzioni di presunti crash sites.

Il bello di questi collection point è l’interazione personale. I proprietari sono sempre felici di raccontarti le loro storie, di spiegarti la loro teoria su cosa succede realmente nell’Area 51, di condividere aneddoti sui personaggi più coloriti che hanno incontrato nel corso degli anni.

L’esperienza notturna: camping e star gazing

Una delle esperienze più memorabili che puoi fare lungo l’ET Highway è passare una notte nel deserto. Il Nevada ha alcuni dei cieli più bui degli Stati Uniti continentali, e la mancanza di inquinamento luminoso rende l’osservazione delle stelle un’esperienza quasi mistica.

I campeggi autorizzati

Ci sono diversi punti lungo l’ET Highway dove è possibile campeggiare legalmente. Il più popolare è probabilmente quello vicino al Little A’Le’Inn, dove Pat Travis ha allestito un piccolo RV park per i visitatori che vogliono fermarsi più di una notte.

Campeggiare qui ti dà l’opportunità di sperimentare il ritmo di vita del deserto. Durante il giorno, le temperature possono essere torride, ma non appena il sole tramonta, l’aria si rinfresca e il deserto si anima di suoni che durante il giorno non sentivi: coyoti che ululano in lontananza, il fruscio del vento tra i cespugli di salvia, il silenzio profondo che trova solo nei luoghi veramente isolati.

Night photography e UFO watching

Molti visitatori vengono specificatamente per fare fotografia notturna. Il cielo del Nevada offre opportunità incredibili per fotografare la Via Lattea, i pianeti, le costellazioni. E naturalmente, c’è sempre la speranza di catturare qualcosa di più insolito.

Non sto parlando necessariamente di alieni: l’Area 51 è ancora una base militare attiva, e di notte è possibile vedere luci, aerei sperimentali, attività che durante il giorno rimane nascosta. Molti delle “luci misteriose” fotografate nella zona sono probabilmente spiegabilissime attività militari, ma questo non le rende meno affascinanti da osservare e fotografare.

I personaggi che incontrerai

Uno degli aspetti più interessanti del viaggio lungo l’ET Highway sono le persone che incontri. La zona attrae un mix incredibile di personalità: ricercatori seri, turisti curiosi, eccentrici locali, ex militari, artisti, fotografi.

I believers

Ci sono i “believers”, persone che sono genuinamente convinte che nell’Area 51 si nascondano segreti extraterrestri. Non sono necessariamente persone strane o fanatiche: spesso sono individui intelligenti e articolati che hanno sviluppato teorie elaborate basate su anni di ricerca e osservazione.

Quello che è interessante dei believers è la loro passione. Possono parlarti per ore di dettagli tecnici, testimonianze, documenti declassificati. Anche se non condividi le loro conclusioni, non puoi fare a meno di rispettare la loro dedizione e conoscenza.

Gli skeptics

All’altro estremo ci sono gli “skeptics”, persone che sono venute nella zona proprio perché non credono al fenomeno UFO e vogliono vedere con i propri occhi quanto sia “normale” il posto. Anche questi sono personaggi interessanti: spesso sono scienziati, ingegneri, giornalisti che stanno conducendo le loro ricerche personali.

Il bello è quando believers e skeptics si incontrano nei bar lungo l’ET Highway. Le conversazioni che ne nascono sono sempre affascinanti: rispettose ma accese, piene di riferimenti tecnici e aneddoti personali.

I locali

E poi ci sono i locali, le persone che vivono nella zona non per interesse nel fenomeno UFO, ma semplicemente perché hanno scelto di vivere in uno dei posti più isolati d’America. Molti sono ranchers, ex militari, persone che cercavano privacy e spazio.

I locali hanno spesso l’atteggiamento più pragmatico verso il turismo alieno. Sanno che è buono per l’economia locale, ma allo stesso tempo devono convivere quotidianamente con le conseguenze dell’attenzione mediatica. Spesso hanno le storie più interessanti da raccontare perché hanno osservato l’evoluzione del fenomeno nel corso dei decenni.

Consigli pratici per il viaggio

Se stai pensando di organizzare il tuo viaggio lungo l’ET Highway, ci sono alcune cose pratiche che devi sapere.

Preparazione del veicolo

Prima di tutto, assicurati che la tua auto sia in perfette condizioni. Stiamo parlando di attraversare una delle zone più remote degli Stati Uniti. Un guasto meccanico qui può trasformarsi rapidamente in una situazione seria.

Fai il pieno di benzina prima di lasciare Las Vegas o Reno, e considera di portare taniche di scorta. I distributori lungo l’ET Highway sono pochi e distanti tra loro.

Porta abbondanti scorte d’acqua, più di quanto pensi di averne bisogno. Il deserto del Nevada può essere incredibilmente caldo durante il giorno, e la disidratazione è un rischio reale.

Rispetto per i locali e la proprietà privata

Ricorda che stai visitando una zona dove vive gente vera. Rispetta la proprietà privata, non lasciare spazzatura, non fare rumore eccessivo di notte.

Molti dei posti lungo l’ET Highway sono piccole imprese familiari. Un po’ di pazienza e cortesia faranno la differenza per tutti.

Aspettative realistiche

Non aspettarti di vedere alieni o UFO. La stragrande maggioranza dei visitatori non vede nulla di insolito nel cielo, e questo va bene così. Il valore dell’esperienza sta nel viaggio stesso, nelle persone che incontri, nel paesaggio che attraversi.

L’Area 51 vera e propria rimane completamente inaccessibile. Non provare nemmeno ad avvicinarti ai perimetri di sicurezza: le multe sono salate e le conseguenze legali serie.

L’impatto economico del turismo alieno

È interessante notare come il turismo UFO sia diventato una componente significativa dell’economia locale del Nevada rurale. Piccole cittadine che altrimenti avrebbero difficoltà economiche serie hanno trovato nel fenomeno Area 51 un’opportunità di sviluppo.

Il Little A’Le’Inn da solo attrae migliaia di visitatori all’anno. L’ET Fresh Jerky è diventata un’impresa di successo che spedisce i suoi prodotti in tutto il mondo. Anche i negozi di souvenir e i motel della zona beneficiano del flusso costante di turisti curiosi.

Questo ha creato un ecosistema economico peculiare, dove l’immaginario pop degli alieni sostiene comunità rurali reali. È un perfetto esempio di come l’America sappia trasformare qualsiasi cosa in opportunità di business.

Il viaggio come destinazione

Alla fine, quello che rende speciale l’esperienza dell’ET Highway non è la destinazione finale (che, tecnicamente, non puoi nemmeno raggiungere), ma il viaggio stesso.

È un viaggio attraverso il paesaggio fisico del deserto americano, ma anche attraverso il paesaggio culturale dell’immaginario popolare. È un posto dove puoi incontrare persone che hanno dedicato le loro vite a cercare risposte a domande che potrebbero non avere risposta.

È un viaggio che ti fa riflettere sulla natura del mistero, della curiosità umana, del bisogno che abbiamo tutti di credere che ci sia qualcosa di più grande di noi là fuori.

E anche se non credi agli alieni, anche se sei convinto che nell’Area 51 si testino solo aerei militari noiosi, il viaggio vale comunque la pena. Perché ti ricorda che in un mondo dove sembra che ogni angolo sia stato esplorato e documentato, esistono ancora luoghi che sanno mantenere i loro segreti.

Allora, sei pronto per il tuo viaggio lungo l’Extraterrestrial Highway? Ricorda di portare la macchina fotografica, una mente aperta e un buon senso dell’umorismo. Nel deserto del Nevada, ne avrai bisogno di tutti e tre.

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